Quando arrivi all'ultima curva, non puoi permetterti di sbagliare traiettoria. Il Pescara lo sa: domenica contro il Campobasso basta un pareggio per blindare il quarto posto e garantirsi un futuro diverso nei playoff. Un punto per prendersi un vantaggio enorme, quasi un'ipoteca morale sul sogno Serie B. Ma guai a pensare che sia tutto scontato.

Perché questo è il momento in cui la differenza la fanno i dettagli, la testa, la fame. E il Pescara dovrà scendere in campo con la stessa ferocia con cui si affrontano le finali, quelle vere, dove ogni errore pesa il doppio e ogni sbavatura può costarti una stagione.

Silvio Baldini lo sa meglio di chiunque altro. Per questo sta valutando ogni mossa con attenzione chirurgica: turnover intelligente per proteggere i diffidati, gestione delle energie, concentrazione massima. Senza rinunciare però alla sua idea di calcio, perché il miglior modo di proteggersi è sempre quello di attaccare, mai chiudersi in difesa.

Con il quarto posto in tasca, il Pescara salterebbe il primo turno playoff, giocherebbe il secondo in casa, da testa di serie, con due risultati su tre a disposizione. Un'arma in più, un mattoncino fondamentale per costruire la scalata.

E allora domenica serve una sola parola: vincere, o almeno non perdere, ma farlo con autorità, senza paura, senza risparmiare nulla. Perché una squadra che vuole sognare deve dimostrarlo prima che comincino i playoff, non solo quando il pallone scotta.

Ora o mai più, Pescara: il futuro comincia adesso.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 26 aprile 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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