Il Pescara mette in mostra il meglio e il peggio del suo repertorio, ma alla fine porta a casa tre punti fondamentali. Un primo tempo quasi perfetto, una ripresa più complicata, con ritmi abbassati e qualche brivido di troppo. Ma alla fine la vittoria è arrivata, e con essa anche qualche importante riflessione del tecnico Silvio Baldini.

“Non è semplice giocare con la stessa intensità per tutti i novanta minuti – ha dichiarato l’allenatore biancazzurro a fine gara – serve alternare momenti in cui si spinge forte ad altri in cui si rallenta, ma sempre restando compatti. Dobbiamo essere bravi a togliere spazio e linee di passaggio agli avversari, sfruttando poi le ripartenze. Se lo facciamo bene, possiamo giocarcela contro chiunque”.

Il primo tempo del “Delfino” è stato da manuale: pressing alto, circolazione fluida del pallone, trame rapide e continue incursioni nell’area avversaria. Una superiorità netta che però non ha trovato adeguata traduzione nel punteggio, con tante occasioni sprecate e un solo gol a referto.

Nella ripresa, come spesso accade, l’intensità è calata e il Pescara si è fatto un po’ imbrigliare dal Legnago. Qualcuno ha parlato di una squadra troppo leziosa, ma Baldini ha una visione diversa: “Non direi leziosa, piuttosto poco lucida negli ultimi venti metri. È lì che dobbiamo migliorare. Una squadra forte non può permettersi di sciupare così tanto. Dobbiamo essere in grado di capitalizzare almeno il 50% delle occasioni create”.

Il margine di crescita è evidente, ma lo è anche il potenziale. Il Pescara ha idee, gamba e personalità, ma deve trovare quella concretezza che fa la differenza tra una buona squadra e una squadra vincente.

Sezione: News / Data: Gio 24 aprile 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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