Silvio Baldini non usa giri di parole per descrivere le difficoltà e le contraddizioni del mondo del calcio. Lo fa con la sua consueta schiettezza, commentando le recenti critiche ricevute dopo alcune sconfitte che hanno rallentato il cammino degli abruzzesi.

"Quando non vinco, mi dicono… ‘stai zitto’ e così via. Eppure io continuo a parlare", ha dichiarato Baldini, facendo emergere tutto il peso della pressione che nel calcio grava su chi siede in panchina. Una pressione che spesso non tiene conto della qualità delle prestazioni.
"Se nel calcio non vinci, non sei nessuno. Eppure con Arezzo e Pineto la prestazione c’era stata. Ma abbiamo perso".

L’allenatore difende il valore del gioco espresso dal suo Pescara, sottolineando come, nel calcio, anche le squadre più forti possano cadere in match all’apparenza semplici:
"Mi dicevano: ‘Ma come fa il Pescara a perdere a Pineto?’ E io rispondo: ‘E come ha fatto il Vicenza a perdere con la Virtus Verona, che è il Pineto di quel girone?’".

Con grande onestà, Baldini riconosce gli errori della sua squadra:
"Noi abbiamo sbagliato le gare di Sestri e quella in casa contro il Legnago. Quelle sì, sono state le vere occasioni perse".
Ma il messaggio più forte arriva quando parla del calcio come luogo dove spesso la bellezza del sogno si scontra con la freddezza del risultato:
"Nel mondo del calcio, i sogni vengono uccisi dal risultato".

Una frase amara, ma profondamente vera, che racconta la realtà di chi vive il calcio con passione ma anche con la consapevolezza che ogni emozione è appesa al filo sottile del punteggio finale.
Eppure, Baldini non smette di credere. Nella sua idea di calcio, nei suoi ragazzi, nella possibilità che, anche in un ambiente schiacciato dai numeri, ci sia ancora spazio per i sogni.

Sezione: News / Data: Dom 20 aprile 2025 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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