Doveva essere uno degli innesti chiave del mercato invernale, la pedina per completare l’attacco e dare a Silvio Baldini l’alternativa giusta sotto porta. Invece, Thomas Alberti – arrivato a Pescara dal Modena a gennaio – si è rivelato, col passare delle settimane, un autentico flop.

Pochi minuti in campo, zero impatto e mai realmente dentro i meccanismi della squadra. L’attaccante, che pure era stato accolto con curiosità e qualche speranza, non è riuscito a lasciare alcun segno. Né tecnico, né caratteriale. E non si tratta solo di un caso isolato: il suo arrivo è il simbolo di un mercato invernale profondamente sbagliato.

Il direttore sportivo Pasquale Foggia aveva un compito chiaro: trovare un attaccante capace di completare il reparto offensivo e dare soluzioni concrete a Baldini. Ma la scelta è ricaduta su un profilo poco adatto al contesto e alle richieste del tecnico. L’effetto è stato nullo, se non addirittura controproducente. Nessuna rete, prestazioni anonime e un senso generale di occasione mancata.

Il Pescara aveva bisogno di ben altro. Il reparto offensivo, al netto delle buone prove di Cangiano e del talento a sprazzi di Merola, non ha mai davvero trovato un punto di riferimento stabile. E in un campionato come quello di Serie C, dove cinismo e concretezza fanno spesso la differenza, l’assenza di un vero bomber si paga a caro prezzo.

Alberti rappresenta così una delle tante scelte discutibili di un mercato che avrebbe dovuto rafforzare e che invece ha lasciato la squadra con gli stessi limiti del girone d’andata. Ora il rischio è che anche nei playoff quelle lacune pesino, rendendo ancora più evidente quanto certe occasioni non vadano sprecate. Né in campo, né dietro la scrivania.

Sezione: News / Data: Dom 20 aprile 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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