La stagione sportiva si decide sul campo, ma il futuro del Pescara passa anche dai bilanci. E in queste ore è arrivata una svolta importante sul fronte societario: si è infatti conclusa formalmente l’operazione di aumento di capitale, un passaggio cruciale per mettere in sicurezza i conti e guardare con maggiore serenità ai prossimi mesi.

Al centro dell’operazione c’è, ancora una volta, il presidente Daniele Sebastiani, che ha effettuato un nuovo e corposo intervento economico.

Sebastiani al comando: quasi l’84% delle quote

Il numero uno del club ha versato altri 4,8 milioni di euro, che si aggiungono ai 4,4 milioni già immessi in precedenza, portando la sua partecipazione al 83,79% delle quote societarie. Un segnale chiaro di continuità e volontà di controllo diretto sulla gestione del club.

L’intervento ha incluso l’azzeramento del precedente capitale sociale (che ammontava a 200mila euro) e la sua ricostituzione a 500mila euro, con un valore nominale di 1 euro per ciascuna delle 500.000 azioni emesse. A questo si aggiunge un sovrapprezzo complessivo di oltre 5,2 milioni di euro, utile a coprire le perdite accumulate e a fornire liquidità per esigenze operative e il rimborso dei bond.

Victor Mesa resta secondo azionista, entrano nuovi partner

Pur con una leggera diminuzione nella quota, Victor Mesa si conferma come secondo azionista del club con il 9,64% delle quote. Ma la vera novità è rappresentata dai nuovi ingressi in società, con alcune realtà imprenditoriali del territorio che hanno deciso di affiancare Sebastiani in questa nuova fase.

Tra i nuovi soci figurano:

AC Ecologia srl – 1%

Audax Service srl – 1%

PG s.r.l., FM s.r.l. e Pescara Academy – 0,5% ciascuna

Il vicepresidente Gabriele Bankowski, storico volto societario, conserva il ruolo ma ora detiene una partecipazione ridotta allo 0,25% attraverso l’azienda Pharmapiù.

Un club che prova a cambiare pelle

L’operazione è tutt’altro che marginale. In un calcio sempre più condizionato da equilibri finanziari fragili, il Pescara si presenta con una struttura patrimoniale più solida, nuove risorse, e una governance che punta sulla continuità di Sebastiani con aperture mirate a nuovi ingressi.

Ora, con le basi economiche rafforzate, il Delfino potrà concentrarsi pienamente sul progetto sportivo. Ma un dato è certo: la proprietà ha deciso di restare, investire e rilanciare. E questo, nel calcio di oggi, non è mai scontato.

Sezione: Focus / Data: Gio 17 aprile 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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