Il Pescara è con un piede in C. Non vogliamo essere drammatici o pessimisti, facciamo solo i conti con la realtà. Il Pescara, dopo lo scontro diretto perso contro l'Ascoli, si allontana anche dalla zona playout ora distante 5 punti. Il ko arrivato contro i bianconero rischia di lasciare diverse scorie alla squadra. Non è solo per il fatto che il Pescara ha perso contro una diretta concorrente, ma anche per come è arrivata questa sconfitta. Il Pescara è uscito dall'Adriatico con zero punti all'ultimo secondo, per il gol di Bajic nel recupero.

Per come si era messa la partita, il Pescara avrebbe conquistato un punto d'oro. Rimasto in dieci per l'espulsione di Scognamiglio, il Delfino è riuscito prima a pareggiare, poi addirittura a portarsi in vantaggio. Una reazione forte da parte della squadra di Grassadonia che ha dimostrato di non voler perdere. Ma alla fine è arrivata la doccia gelata di Bajic, per colpa anche dell'ennesima disattenzione difensiva e probabilmente anche di qualche decisione di Grassadonia.

Sostituire infatti nel finale Busellato per Machin, ancora fuori condizione e irritante, è stata una mossa sbagliatissima. Machin è entrato e ha perso subito un buon pallone in attacco. Sul gol di Bajic, la difesa ha peccato di attenzione, ma probabilmente con Busellato in campo forse proprio quella zona del campo sarebbe stata coperta meglio. Sono solo ipotesi, ma di certo più di una cosa non ha funzionato.

Il Pescara ne paga le conseguenze con una retrocessione ormai dietro l'angolo e annunciata da tempo. L'anno scorso andò bene, quest'anno ci vuole un vero e proprio miracolo per salvarsi le penne. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 17 marzo 2021 alle 17:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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