Non avrà lo stesso significato di quella trasferta di quasi 40 anni fa, ma per i tifosi biancazzurri anche questa tappa ad Arezzo può significare molto e le analogie non mancano. In quell’oramai remoto 1987 il Pescara era alla fine di una stagione incredibile, nella quale era partito  tra lo scetticismo generale, apparendo addirittura indebolito rispetto al deludente campionato precedente e con alla guida un tecnico come Galeone, che appariva più che altro folkloristico per i suoi proclami e le bizzarrie. Con un pareggio ad Arezzo (allora la vittoria valeva solo due punti) i biancazzurri si consolidarono al primo posto e la settimana dopo col Parma arrivò la promozione matematica in serie A, contro ogni pronostico e davanti ad autentiche corazzate come Genoa, Pisa e Lazio. Oggi la vetrina è quella meno suggestiva della serie C e manca ancora davvero tanto al filo di lana, però Baldini ha portato la stessa ventata di entusiasmo di allora, quel “sogno” di cui parla spesso e che rappresenta la concreta possibilità di vincere un campionata da assoluto underdog, con in rosa tanti giovani: la classe operaia che va in Paradiso, insomma. Come allora, i tifosi hanno deciso di accompagnare in massa la squadra ad Arezzo, in una trasferta non proprio agevole logisticamente (quasi 400 km) ma importante per corroborare le prospettive del Pescara. A due giorni dal match già 600 i tagliandi acquistati dai supporters biancazzurri; 40 anni fa furono oltre 2000 ma le norme di sicurezza oggi non consentirebbero proprio un esodo simile in uno stadio di medie dimensioni ed infatti allora si rischiò seriamente l’interruzione della gara, col pubblico praticamente a bordo campo. Un risultato positivo domenica permetterebbe di restare in vetta (con ancora una gara da recuperare) e, col concomitante confronto diretto tra Torres ed Entella, ci sarebbe la concreta possibilità di allungare su qualcuna delle inseguitrici. In settimana Baldini ha voluto provare soluzioni nuove nell’amichevole disputata a Silvi sotto un autentico diluvio (ma nessuno si è sottratto o lamentato, altro segnale di un gruppo motivato), vinta 7-0 con una tripletta di Ferraris. Il tecnico toscano valuta qualche turn over, anche perché il Pescara dovrà affrontare un tour de force con tre gare in otto giorni, tra cui il recupero casalingo di giovedì 21 novembre col Milan Futuro. Tornerà disponibile Squizzato, che ha scontato la squalifica, così come il centrocampista Mulè, che a Silvi ha pure segnato, mentre potrebbe riposare inizialmente Dagasso, che ha accusato un affaticamento muscolare. I dubbi in attacco tra Cangiano e Ferraris e quello tra Vergani e Tonin verranno sciolti solo nella conferenza stampa della vigilia.

Sezione: Copertina / Data: Ven 15 novembre 2024 alle 09:22 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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