“La crescita caratteriale di una squadra che vuole coltivare ambizioni importanti passa anche attraverso prove come queste. Preferisco perdere così come a Pesaro, dominando, che vincere in modo sporco come a Rimini”. Mister Silvio Baldini archivia senza troppi rimpianti e polemiche la sfortunata prova di Pesaro dove i biancazzurri meritavano ampiamente i tre punti, per stessa ammissione del tecnico di casa Stellone (che vive a Pescara), che ha definito gli avversari di domenica scorsa “i più forti del campionato”. Arbitraggio discutibile, non tanto per l’espulsione affrettata dopo 20 minuti e per il gol in sospetto fuorigioco, ma per la gestione dei falli e per due rigori netti negati al Pescara, ma soprattutto il portiere della Vis Pesaro in giornata di grazia e ben tra salvataggi clamorosi sulla linea dei difensori. Ci sarebbe di che recriminare per aver perso l’imbattibilità in quel modo, costringendo i padroni di casa nella propria metacampo per almeno 70 minuti nonostante la prematura inferiorità numerica, ma il tecnico toscano preferisce guardare oltre: “siamo ancora primi e con una gara in meno. Il campionato non si decide ora e questa piccola frustrazione ci deve dare più forza e coraggio. Abbiamo i mezzi per restare in alto a lungo e giocando partite così intense, nove volte su dieci le porti a casa vincente. L’arbitro? Può sbagliare anche lui, come noi sotto porta, poi in una stagione situazione così si compensano”. Non smentisce il suo aplomb filosofico, Baldini, che ha pure minimizzato sulle provocazioni di un dirigente marchigiano a fine gara. Capitolo archiviato, dunque, e anche se Torres e Ternana sono tornate a ridosso c’è tanta fiducia di poter riprendere il percorso. Molte, le indicazioni positive che comunque sono arrivate dallo sfortunato ko al “Benelli” di Pesaro: la squadra è ben preparata, lotta fino all’ultimo minuto (clamorosa l’occasione al 97° di Merola, col portiere che salva di faccia da un metro) e copre bene il campo. Come evidenziato da tutti gli osservatori, non si è vista affatto la differenza numerica proprio perché i centrali andavano spesso a raddoppiare e le punte, dopo aver pressato i portatori di palla, rientravano velocemente. Sintomo di una preparazione fisica eccellente e di una condizione addirittura in crescita, tanto che Baldini non ha voluto rimpiazzare l’espulso Squizzato con un difensore più e la squadra ha continuato ad attaccare. Il vero neo resta la mancanza di un bomber vero, di uno stoccatore come lo erano i vari Lescano (capocannoniere del girone C) o più indietro Caprari e Mancuso. Sono state tantissime le palle arrivate in area a Pesaro, ma le conclusioni sono arrivate soprattutto da Dagasso, Merola e addirittura dei difensori. Tonin e Vergani hanno fatto reparto, creato spazi, ma non hanno la malizia e la scelta di tempo dei centravanti delle dirette concorrenti alla promozione. Il mese di novembre, generalmente poco favorevole ai biancazzurri, è iniziato anche stavolta male, ma dovrà fornire ulteriori indicazioni per avvalorare o meno le credenziali del Pescara. Tante le gare in programma, compreso il recupero casalingo col Milan Futuro, in gran parte apparentemente abbordabili, ma non scontate

Sezione: Editoriale / Data: Lun 04 novembre 2024 alle 10:34 / Fonte: di Andrea Genito
Autore: Andrea Genito
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