Il Pescara incassa la seconda sconfitta consecutiva e vede vacillare anche il quarto posto in classifica, con le inseguitrici pronte ad approfittare del momento nero della squadra abruzzese. Una crisi che ormai va oltre il campo, con un ambiente sempre più teso e una tifoseria in aperta contestazione contro la dirigenza.

Al termine dell’ultima partita persa, i fischi sono piovuti copiosi dalle tribune dello stadio Adriatico, accompagnati da cori inequivocabili contro il presidente Daniele Sebastiani. “Vendi il Pescara” è ormai diventato un ritornello costante, espressione di un malcontento che si trascina da mesi e che ora, alla luce dei risultati deludenti, ha raggiunto un nuovo apice.

Il tecnico biancazzurro, visibilmente provato, ha provato a gettare acqua sul fuoco nel post-partita: «Sappiamo che non stiamo rendendo come dovremmo, ma dobbiamo restare uniti». Parole che però sembrano rimbalzare nel vuoto, mentre il clima attorno alla squadra si fa sempre più ostile.

Il quarto posto, che garantirebbe un vantaggio nella griglia playoff, è ora seriamente a rischio. Il calendario non aiuta e il rischio di una discesa ulteriore in classifica è concreto se non ci sarà un’immediata inversione di rotta.

Intanto, i gruppi organizzati della curva Nord hanno annunciato ulteriori forme di protesta nelle prossime settimane, chiedendo a gran voce un cambio radicale nella guida societaria. Sebastiani, dal canto suo, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma le voci di una possibile cessione del club tornano prepotenti sulla scena.

Il Pescara, in campo e fuori, vive uno dei momenti più complicati degli ultimi anni. La stagione è ancora aperta, ma servirà una scossa forte – tecnica e societaria – per evitare l’ennesimo fallimento.

Sezione: Copertina / Data: Dom 06 aprile 2025 alle 19:00
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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