Resta un Delfino spuntato quello che è finalmente tornato alla vittoria dopo oltre due mesi di astinenza. A mercato chiuso è infatti rimasto insoluto il principale problema del Pescara targato 2024-25: lo scarsissimo peso specifico del reparto offensivo in termini di gol realizzati. I numeri parlano chiarissimo: delle 32 marcature biancazzurre all'attivo, infatti, poco più della metà sono state realizzate dai 7 componenti dell'attacco. Sono state 17 le reti complessivamente messe a segno con Merola a fare la parte del leone, con 6 sigilli, e Vergani, ora passato al Sudtirol e sostituito da Alberti, fanalino di coda con una sola firma. Ferraris, quasi mai schierato titolare, ha bucato la rete avversaria in 4 circostanze (3 consecutive nelle prime 3 gare disputate, ma non va in rete dal 18 ottobre contro la Spal) in 846 minuti collezionati, Tonin appena 2, di cui una su rigore in poco meno di mille minuti a referto, e Cangiano, il più impiegato in assoluto con 1.787 minuti distribuiti in 27 gare, è fermo al gol segnato alla seconda giornata nel 2-2 interno con la Torres. E se restringiamo il discorso al solo girone di ritorno, il Pescara in 7 partite ha realizzato la miseria di 5 reti e solo una è stata siglata da un attaccante, Accursio Bentivegna (3 gol totali in stagione in 21 apparizioni per 1.130 minuti), a Piancastagnaio nella sconfitta per 3-2 maturata tra le polemiche in casa della Pianese. Per fortuna il canterano Matteo Dagasso sta vivendo un momento superlativo anche in termini realizzativi (4 reti stagionali, 3 di fila nelle ultime 3 uscite) ma è chiaro che per pensare di risalire la china ed essere davvero protagonisti l'attacco dovrà sbloccarsi e portare in dote quella mole di gol necessaria a realizzare il grande sogno di mister Silvio Baldini e di tutto il popolo pescarese. 

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mer 12 febbraio 2025 alle 11:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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