Il Pescara non trova la giusta continuità. Il Delfino torna a casa con un punto da Andria, ma facendo un passo indietro sotto l'aspetto della prestazione. Le aspettative erano alte dopo la manita rifilata al Potenza. La differenza di punti in classifica faceva pensare se non ad una goleada ad una vittoria agevole. Niente di tutto questo. Colombo prova a riproporre la stessa formazione di una settimana fa, con l'unico cambio rappresentato dall'inserimento di Brosco al posto dell'infortunato Ingrosso. Cambia poco quindi. Ma il Pescara non gira come sette giorni prima. Il Delfino non si rende praticamente mai pericoloso. Non riesce a pungere e i nuovi, che avevano ben fatto contro il Potenza, non riescono a ripetersi. Addirittura, il Pescara rischia anche di capitolare di fronte a un Andria che nella ripresa mette in seria difficoltà il Pescara.

Sicuramente la classifica dei pugliesi non rispecchia quanto fatto vedere. Squadra arcigna, ben messa in campo, ma che è mancata nella zampata vincente. Il Pescara ha sofferto, ma non ha reagito come ci si aspettava. Sono venuti a mancare gli attaccanti, le invenzioni di Rafia, le giocate di Merola, ma anche la qualità e quantità di Gyabuaa, uno dei migliori in queste ultime settimane, che dopo aver preso il giallo, ha cambiato modo di giocare. I fantasmi di quanto accaduto contro il Monterosi sono apparsi di nuovo nella sua mente, così Gyabuaa ha giocato una partita diversa dalle solite dopo essere stato ammonito. 

Il Pescara non ha giocato più e ha sofferto tantissimo le folate dell'Andria. I biancazzurri hanno retto, ma di certo una partita del genere andava vinta. Tutti si aspettavano una prestazione simile a quella col Potenza, così non è stato. Un peccato, considerando il momento poco felice del Crotone e la prima sconfitta del Catanzaro. Il Pescara poteva approfittarne, ma ancora una volta è venuta a mancare la continuità. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 12 febbraio 2023 alle 23:31
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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