Quando lo ha mandato in campo, sapeva che sarebbe stato decisivo. Silvio Baldini sentiva che Georgi Tunjov avrebbe potuto cambiare le sorti di una partita che sembrava stregata. E il tecnico del Pescara ha avuto di nuovo ragione. «Era scritto che segnava», dice Baldini. «In settimana Tunjov aveva già dimostrato di essere al top e quando è in fiducia riesce sempre a lasciare il segno». L'allenatore biancazzurro svela un retroscena. «Durante un allenamento ha eseguito alla perfezione un movimento che stavamo provando, allora ho chiesto ai compagni di fargli un bell'applauso. Tunjov è un ragazzo fragile, si deprime e si esalta con troppa facilità, ma quando gioca con lo spirito giusto fa la differenza perché ha grandi doti».

Il discorso si sposta sull'affetto dei tifosi biancazzurri. Alla lettura delle formazioni, quando lo speaker ha scandito il nome di Baldini allo stadio c'è stata un'autentica ovazione. «Mi fate emozionare», commenta Baldini, «vivo la città, non mi rinchiudo, ormai mi sento un pescarese e sono felice. I complimenti, però, li giro ai giocatori, sono loro i protagonisti. Tutti quando entrano in campo danno il massimo. Devo solo ringraziarli». 

Sezione: News / Data: Dom 10 novembre 2024 alle 12:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print