La carta di identità di Silvio Baldini dice che mercoledì saranno 66 le candeline da spegnere sulla torta di compleanno, ma l'esperienza è solo una piccola parte del bagaglio di questo allenatore che è partito dalla gavetta per poi scalare le gerarchie del calcio italiano, ritrovandosi ora dopo mille vicissitudini in una città che lui definisce "magica" e che sogna di riportare in alto. La capacità di lettura delle situazioni e delle partite si può affinare negli anni, ma di base è una dote innata che puoi sviluppare solo se ce l'hai. E a mister Silvio questa caratteristica non ha mai fatto difetto. Pescara lo ha capito subito durante la preparazione, quando l'allenatore ha deciso di mettere in soffitta il suo marchio di fabbrica, il 4-2-3-1, per adottare un 4-3-3 più idoneo e congeniale alla rosa a disposizione. Che, per inciso, ancora oggi a mercato chiuso risulta lacunosa ed incompleta. E proprio per le carenze strutturali della squadra a disposizione diventa ancor più importante la presenza di un tecnico come lui in panchina.

Sezione: News / Data: Lun 09 settembre 2024 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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