La sera del 17 febbraio, giorno del ko interno con l'Ascoli, il Pescara era quinto, a 6 punti dalla Torres e a 2 dalla Vis, prossimo avversario in una nuova gara da non fallire a conclusione di una settimana da 3 impegni. Martedì sera, a turno infrasettimanale appena consegnato agli archivi, invece, il gap coi sardi è stato annullato e sui rossiniani il margine non è più negativo, ma a favore ed anche ampio: 6 lunghezze. In casa Pescara è davvero tornato il sereno: 3 vittorie e 1 pari nelle ultime 4 gare, con 11 gol fatti e 4 subiti, di cui solo uno influente. La vera svolta c'è stata però solo venerdì scorso, nel secondo tempo con la Lucchese. Il pari immediato delle Pantere rossonere al vantaggio firmato Valzania sembrava l'ennesimo segnale nefasto, un triste replay di quanto visto negli ultimi mesi, ed invece è stata la scintilla per far riaccendere il motore. Certo, c'era un avversario in grossissima difficoltà e che proprio prima del match aveva saputo della penalizzazione di 6 punti comminata dal Tfn, ma per una squadra caduta in un vortice nero non era scontato portare a casa la vittoria, che in casa mancava da oltre 100 giorni, e nel modo nel quale è arrivata. A Pontedera servivano conferme e sono arrivate. Chiare, nette ed inequivocabili. E, particolare per nulla trascurabile, sono arrivate in una situazione di grave emergenza, con 5 assenze importanti (Brosco, Merola, Kraja, Bentivegna e Lonardi, più Staver) e con altri giocatori a mezzo servizio (Letizia e Dagasso) o anche meno (Tonin). Il secco 3-0 rifilato a domicilio ai granata del senatore Menichini vale più di quanto si pensi e della mera statistica che porta a 10 le vittorie esterne stagionali.

Sezione: News / Data: Gio 13 marzo 2025 alle 10:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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