Dagasso come vertice basso si è dedicato ad una partita di grande sacrificio, provando a schermare l'uomo avversario che a turno saliva tra le linee per poi impostare giocando semplice, in modo più ragionato e meno istintivo e frettoloso. I due interni, Aloi (ottimo) e Tunjov (ancora troppo altalenante e con lunghe pause nel match), sono partiti qualche metro più avanti nell'aggressione, non forsennata ma di fisico e posizione, con l'estone che più volte soprattutto nel primo tempo ha assunto un ruolo quasi da trequartista con un esterno del tridente, Cangiano molto più spesso di Merola, che è stato solerte e diligente nell'accorciare sulla linea dei centrocampisti.

Sezione: News / Data: Mar 27 febbraio 2024 alle 12:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
vedi letture
Print