Silvio Baldini è un fiume in piena alla vigilia del match contro il Rimini. L'allenatore del Pescara infatti ci è andato giù duro con i procuratori e la gestione dei giocatori. Il riferimento non è casuale dopo il mancato rinnovo di Pellacani e i mal di pancia di Merola. Questo il pensiero di Baldini: "Se c'è una cosa che davvero non tollero: il tradimento. Un procuratore può cenare con me, dirmi che il suo giocatore è felice di lavorare con me, e il giorno dopo venderlo a un’altra squadra. È un comportamento che non accetto.

Il tradimento, storicamente, non ha perdono. Pensate a Giuda Iscariota: non c’è stata riabilitazione per lui. Ora immaginate come mi sento io nei confronti di chi tradisce continuamente. Più ne trovo, più godo nel affrontarli apertamente e, se serve, nell'offenderli.

L'amore per Pescara e il pubblico

Nonostante tutto, amo i calciatori e il pubblico di Pescara. Ci sono tifosi veri che mi abbracciano e mi mostrano solidarietà: questa è la magia di Pescara. Tuttavia, ho dei rigurgiti di frustrazione quando penso a come questa squadra potrebbe avere quei 3-4 punti in più, non per mancanza di impegno, ma per l’incapacità di continuare a sognare e credere fino in fondo.

In conclusione, resto fermo sulla mia visione. Amo il calcio, ma non posso fare a meno di difendermi da chi lo danneggia, sia dall'interno che dall'esterno."

Sezione: News / Data: Ven 10 gennaio 2025 alle 19:30
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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