«Sono mortificato, mi dispiace che i tifosi abbiamo reagito così, volevo solo esultare con loro dopo una vittoria fondamentale». Parole di Sabatino Autorino, proprietario dell'azienda Contrader, sponsor del Pescara, che al termine del match contro la Lucchese è stato protagonista di un fuoriprogramma che ha mandato su tutte le furie i supporters biancazzurri. Dopo il triplice fischio Autorino era in campo, sulla pista di atletica, e si è diretto verso la curva Nord urlando, poi ha rivolto baci e saluti ai tifosi. Quest'ultimi si sono sentiti provocati e hanno reagito insultandolo. Quei gesti, secondo l'imprenditore di Benevento, sono stati mal interpretati. «Stavo aspettando l'arrivo della squadra e mi sono rivolto ai tifosi esultando a gran voce per i tre punti, era un modo per scaricare la tensione. Poi mi sono sentito tirare da una parte e dall'altra, da quel momento è iniziata la baraonda. Forse ho sbagliato, dovevo rimanere in disparte, ma la sofferenza accumulata durante la partita mi ha spinto a compiere quell'azione. Ripeto, non ce l'ho con i tifosi del Pescara e capisco la contestazione, il mio è stato un gesto istintivo. Non sono mai stato un grande tifoso di calcio, invece, da quando è iniziata la mia avventura nel Pescara, sono diventato un ultrà. Nella semifinale di ritorno contro il Foggia, quando Desogus ha segnato il gol del 2-1 ai supplementari, ho esultato correndo verso la curva. Tra l'altro, dopo il terribile epilogo, per la prima volta ho pianto per una partita di calcio, come un bambino». Secondo i tifosi, invece, il gesto di sabato è stato un atto di sfida e provocazione.

Sezione: News / Data: Lun 26 febbraio 2024 alle 15:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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