Stavolta il Pescara non stecca il derby come all’andata. Anzi, si riscatta con gli interessi, anche per la modalità della vittoria: due gol in contropiede. La fase di studio è un classico, però stavolta un po’ troppo lunga, visto che la prima emozione arriva solo al 33’ quando il centrale difensivo ospite, De Santis, nell’appoggiare di testa al suo portiere sbaglia direzione e rischia l’autogol. Il tecnico boemo è rimasto a casa per l’influenza (in panchina in suo vice, Bucaro). All’ultimo minuto di recupero della prima frazione una punizione decentrata di Volpicelli mette in imbarazzo Plizzari che comunque se la cava. Nella ripresa il Pescara ha un’altra verve. Il Pineto lo percepisce subito e stringe le maglie della sua difesa, oltre ad accorciare i reparti. Al 9’ doppia conclusione Merola-Meazzi che mette in allarme Tonti. La svolta arriva al 35’ con un contropiede. Il Pineto commette l’errore fatale di portare in avanti con troppi uomini e la ripartenza, dopo un paio di scambi veloci, è fatale: De Marco non perdona. Al quel punto il Pineto non ha più scelta, si “deve” buttare in avanti e scatta un altro contropiede finalizzato dall’implacabile Merola.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 04 febbraio 2024 alle 12:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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