C'è stato poco di tattico nella doppia rimonta di una gara in cui per la prima volta è andato inizialmente in soffitta il 4-3-3 di stampo prettamente zemaniano, affidandosi ad una difesa a 3 e ad un centrocampo più robusto per sostenere 2 sole punte di ruolo. La squadra ha bisogno di lavorare su questo assetto, che però può essere una nuova opzione da sfruttare: in avvio non aveva le distanze giuste tra i reparti, inevitabilmente non c'erano movimenti codificati nelle due fasi e si è fatta una tremenda fatica a creare gioco e trovare spazi, non solo perchè colpita a freddo e quindi in evidente stato psicologico di difficoltà. Con il ritorno delle 3 punte, pur mantenendo 3 difensori, le cose sono migliorate fino a quando, con Dagasso per Pellacani, non si è tornati al modulo di sempre. Ma non per questo è arrivato il pari. Tante, tantissime volte si è parlato in questa stagione di squadra senza cuore, senza personalità e senza carattere - lo aveva detto, più o meno, come pungolo per i suoi ragazzi, lo stesso Bucaro dopo Sassari - ma se il Delfino non è andato a picco lo deve proprio a queste caratteristiche che avevano sempre fatto difetto alla truppa.

Sezione: News / Data: Mar 12 marzo 2024 alle 12:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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