Il Pescara di oggi è vittima sempre dei soliti errori, delle ripetute amnesie difensive e delle consuete fragilità che si ripetono sempre uguali a se stesse, in un andamento ciclico che ha portato il Delfino in un vortice nero che sembra senza fine. Il terzo posto, tristemente diventato a novembre l'obiettivo stagionale perché Cesena e Torres erano già scappate via ed era l'unica chance per arrivare ai playoff dalla fase nazionale, vittoria della Coppa Italia a parte, è diventato pura utopia. Sono 12 i punti di distacco dalla Carrarese che domenica farà visita al Pescara con l'intento di dargli il colpo di grazia, ma anche se il Pescara vincesse all'Adriatico le distanze dal gradino meno nobile del podio resterebbero assai ampie e difficili da colmare in sole 7 gare. Anche quarta e quinta piazza sembrano inarrivabili per una squadra che non riesce a reagire e che non sfrutta nemmeno le partite abbordabili che pure sembravano incanalarsi presto a suo favore, come quelle contro Spal e Recanatese. Il Perugia quarto dista ancora 8 punti perché a Chiavari si è beccato 5 gol senza farne alcuno, il Gubbio quinto ora è 6 lunghezze avanti ed ha il favore degli scontri diretti: entrambe al momento sembrano fuori portata e dunque non resta che buttare lo specchietto retrovisore per evitare brutte sorprese. Più che per la classifica, però, la partita con la Carrarese sarà determinante per il destino della panchina di Bucaro. Un altro brutto ko potrebbe essergli fatale.

Sezione: News / Data: Gio 07 marzo 2024 alle 12:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Redazione TuttoPescaraCalcio / Twitter: @tuttopescara1
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